Uno dei principali problemi che sono alla base del difficile rapporto dentista –paziente è quello degli alti costi.

Il ritornello che si sente e che appare come un assioma è che il dentista è TROPPO caro.

Vorrei spiegare alcune cose a chi abbia voglia di affrontare la questione con spirito aperto e razionale e non pregiudizialmente chiuso ed ostile.

Nell’affrontare la questione “il dentista è troppo caro” vorrei prima di tutto sottolineare l’importanza di eliminare un aspetto psicologico che indubbiamente si è diffuso nella nostra società e che inevitabilmente porta a trarre delle conclusioni errate circa il lavoro dell’odontoiatra e la salute dei propri denti: la GRATUITA’ DELLE CURE, a cui il nostro sistema sanitario ci ha abituato, ci porta a considerare come eccessiva qualsiasi spesa rivolta a migliorare il nostro stato di salute (tranne, stranamente, quello che riguarda le cure estetiche!).

C’è chi non trova problematico spendere 500 euro per una maglia firmata, ma “sviene” all’idea di dover “regalare” denaro al proprio dentista per “togliere la vita” ad un dente.
Vogliamo renderci conto che è della NOSTRA salute che stiamo parlando? Voglio capire che prima ancora di indossare una maglia firmata è importante vestire benessere? Vogliamo decidere di volere per noi delle cure odontoiatriche di qualità?
L’odontoiatria di QUALITA’ non viene quasi mai fornita dal sistema sanitario, m e’ quasi integralmente fornita da operatori sanitari privati. E fornire cure odontoiatriche di buon livello e’ MOLTO COSTOSO per chi le eroga.

Il dentista, pur essendo un medico laureato e specializzato, gestisce il proprio studio privato come una qualsiasi piccola azienda.
Ogni attivita’ di questo tipo deve fare i conti con un rapporto tra le spese sostenute e gli incassi al fine di avere un adeguato guadagno.

Nella dinamica delle spese di uno studio odontoiatrico bisogna considerare voci importanti che sono:

1. Spese per il personale
2. Spese per la struttura (affitti, acquisto e manutenzione delle attrezzature)
3. Spese burocratico amministrative
4. Spese rilevanti di aggiornamento professionale e acquisizione di nuove tecnologie

Prendendoci la briga di calcolare il COSTO ORARIO di una struttura media con un dentista, un’assistente e una dotazione standard di attrezzature, si rileva che il costo medio è di:

1ora = 60-100 EURO DI COSTI FISSI (più precisamente detti indiretti o aziendali)

Cioe’ ogni ora che un paziente passa sulla poltrona di uno Studio Dentistico COSTA al dentista come minimo 60 euro.

Quindi, nel momento in cui il paziente prende un appuntamento e si siede alla poltrona deve essere conscio che il dentista avrà questi costi a cui poi dovrà aggiungere i costi variabili (più precisamente detti diretti) quali ad esempio le spese del materiale monouso, dei materiali clinici, del tecnico di laboratorio.

Queste spese devono essere pagate dal paziente.

Non dimentichiamo poi che il ricavo non corrisponde all’utile (soldi che l’odontoiatra mette in tasca e usa per comprarsi una giacca nuova), ma vanno prima pagate le tasse!

Ecco allora che, per semplificare la vita ed il concetto a chi non ha di questi problemi, vorrei fare un esempio che spero sia calzante:

Immaginate che lo studio dentistico sia un appartamento che voi affittate per un tot di tempo e quindi vi assumete l’impegno di pagare un corrispettivo.

L’affitto che voi pagate per un appartamento è proporzionale al valore dell’appartamento stesso e quindi non c’è da meravigliarsi se vi si chiede una cifra maggiore per affittare una villa affacciata sul mare piuttosto che un miniappartamento in periferia. Questo rende in parte ragione delle differenze dei costi tra uno studio ed un altro.

Ma se nella casa che affittate è compreso il servizio di due o tre persone che sono a vostra disposizione, come ad esempio personale di servizio, cuoco, cameriera) il costo salirà e non di poco (personale ausiliario dello studio).

Se poi nel canone comprendete anche i servizi di una persona molto qualificata con una grande competenza, lunghi studi alle spalle, grande esperienza e professionalita’, come ad esempio un maggiordomo che abbia lavorato per persone molto importanti, ovviamente saprete già che dovrete pagare molto di più ed in proporzione alla sua professionalità ed esperienza (odontoiatra) .

Oppure vogliamo fare l’esempio di una automobile, che si usa tutti i giorni per lavorare e per vivere (la nostra bocca). Spesso i pazienti non ne hanno cura, la strapazzano (non si lavano bene e spesso i denti) e non vanno a controllarla periodicamente, non fanno il “tagliando” e quando avvertono qualcosa che non va, aspettano spesso l’ultimo momento per portarla dal tecnico specializzato, quando ormai la macchina si e’ bloccata.

Quando poi il tecnico dice loro che la macchina ha gravi problemi, che si sarebbero potuti risolvere semplicemente con una costante cura e manutenzione e che ora per rimetterla in sesto dovranno fare grandi lavori di sostituzione e di riparazione, si meravigliano del costo eccessivo, attribuendo la colpa a chi gli dà la brutta notizia!

In definitiva il concetto è questo:

Quando pagate una prestazione professionale di un dentista, voi pagate IN PROPORZIONE al tempo che vi viene dedicato ed inoltre pagate:

1. La competenza e professionalità del dentista che è il frutto di lunghissimi anni di studi, di esperienza, di aggiornamento e di qualificazione professionale.
2. La competenza, la professionalità e lo stipendio del personale ausiliario che svolge un compito molto delicato a tutela della vostra salute.
3. Le attrezzature che vengono usate per assicurare la prestazione odontoiatrica, che sono molto costose e che richiedono un continuo ricambio e manutenzione per essere all’altezza del compito che si richiede loro.
4. Tutti i costi necessari per svolgere in sicurezza la prestazione (costi relativi alla sterilizzazione, pulizia disinfezione) che il paziente non vede ma che sono una parte rilevante del lavoro di uno studio odontoiatrico.
5. Il giusto guadagno che il dentista deve trarre, come professionista e come imprenditore che investe un buon capitale nella sua struttura e nella sua professione.
6. I costi che il professionista sostiene per seguire corsi e congressi (tempo in cui non puo’ lavorare) e quindi essere professionalmente aggiornato.

Il suddetto articolo oltre a cercare di sfatare il mito del dentista caro, mira a infondere nel paziente l’importanza della cura di sé e della propria salute, nonché la necessità di fare PREVENZIONE: prevenire è meglio (anche ECONOMICAMENTE) che curare!